L'Associazione Nazionale Certificatori e Revisori Enti Locali è stata costituita nell'ottobre del 1990, per volontà del compianto On. Armando Sarti, che ne è stato Presidente fino al 24 agosto 2000.
Armando Sarti aveva intuito, come pochi altri, la portata innovativa delle leggi emanate nell'estate del 1990: la legge 142 dell'8 giugno 1990 e la legge 241 del 7 agosto 1990. In particolare, nel ruolo assegnato ai revisori dall'art. 57 della legge 142/90, egli aveva intravisto una decisiva occasione per coinvolgere il mondo delle professioni economico-finanziarie nel processo di riforma delle autonomie locali. Le adesioni furono subito numerose e diffuse su tutto il territorio nazionale.
Sin dall'inizio, l'Ancrel ha costituito l'unico punto di riferimento per chi doveva adempiere alla nuova e delicata funzione di controllo collaborativo richiesto dalla norma. Di conseguenza, l'esigenza di assumere un ruolo di guida e d'impulso, ha portato a formulare, fin dal primo anno, un modello di regolamento di contabilità e schemi di pareri e di relazioni che hanno fatto da traino e da stimolo per l'attività degli associati. Il rapporto diretto con quest'ultimi, i convegni, i corsi e le risposte ad innumerevoli quesiti (mediamente 200 ogni anno), hanno caratterizzato la vita associativa.
L'Ancrel ha accompagnato il processo di riforma delle autonomie locali; le sue battaglie in favore della centralità del cittadino, della necessità di dimostrare i risultati dell'agire pubblico previa misurazione completa, oggettiva ed attendibile, dell'esigenza di privilegiare il controllo sostanziale e di dare trasparenza ai rapporti, sono oggi patrimonio di tanti. È doveroso ricordare tra le tante proposte, quelle per la rilevazione economica dei fatti gestionali, per il controllo di gestione e per l'istituzionalizzazione del percorso che partendo dal programma elettorale, continua con il programma amministrativo, con i bilanci annuali e pluriennali e termina con il bilancio di fine mandato.
Negli anni 90, l'Ancrel ha partecipato attivamente ai ventuno Forum organizzati dalla V Commissione del CNEL ed alle sei conferenze nazionali sulla misurazione dell'azione amministrativa. La consapevolezza di assolvere ad un ruolo nella fase di passaggio dal controllo sugli atti a quello sui risultati e di dover contribuire al processo innovativo, ha reso possibile superare momenti di difficoltà finanziaria ed organizzativa.
Nella prospettiva di consentire ai professionisti, impegnati nel controllo collaborativo, di poter trovare un riferimento unitario, rappresentativo e sempre più influente, si è proceduto all'unificazione con il Club dei revisori, dando avvio ad una nuova fase della vita associativa.
Dal 2000 fino alla Sua scomparsa il ruolo di Presidente dell’Associazione è stato ricoperto da Antonino Borghi, che ha donato tutto il suo tempo e tutta la sua passione per fare crescere Ancrel sia a livello di relazioni istituzionali sia numericamente, raggiungendo una rappresentanza su tutto il territorio nazionale.
Il processo è stato quello di
far crescere una struttura di riferimento in grado di assistere, formare e rappresentare i professionisti che svolgono o intendono svolgere la complessa attività di revisori negli enti locali. In questi anni l’impegno formativo è stato elevato sia attraverso l’organizzazione di numerosi corsi sia attraverso la predisposizione di schemi di parere e di relazione sui principali adempimenti dei revisori negli enti locali. Un momento cruciale del percorso di crescita è stato l’unificazione con il Club dei Revisori, spin-off dell’Università di Bologna, sede di Forlì.
Purtroppo Antonino Borghi ci ha lasciato improvvisamente il 7 giugno 2018 e vorremmo ricordarlo con le parole di Gianni Trovati sul Sole24ore:
“Nella comunità dei lettori di questo quotidiano digitale quello di Antonino Borghi era un nome noto. Molti lo hanno incontrato studiando sui suoi manuali e sulle guide per i revisori dei conti degli enti locali. I più fortunati hanno avuto invece l'occasione di conoscerlo di persona, nella sua intensa attività di formazione e di confronto su tutti i temi che impegnano i professionisti nelle amministrazioni pubbliche. Antonino, 75 anni, se n'è andato improvvisamente venerdì scorso, dopo l'ennesima settimana passata in giro per l'Italia per lavorare a Roma ai nuovi princìpi di vigilanza e controllo e per incontrare i colleghi sul territorio. Dai tavoli del ministero dell'Economia o del Viminale a quelli della trattoria vicino alla sede dell'ultimo convegno, Antonino era sempre lo stesso. Burbero all'apparenza, diretto nella critica ma puntuale nelle soluzioni. E infinitamente disponibile a rispiegare anche le basi a chi prova a districarsi da cronista nel dedalo di regole della contabilità locale. Senza diplomazie affettate, come può permettersi solo chi ha maturato in decenni di esperienza una conoscenza impossibile da eguagliare. Ma non era solo esperienza: Antonino conosceva anche meglio di chi li ha scritti gli infiniti allegati della riforma contabile, perché si dedicava a un'attività oggi spesso caduta in disuso: studiare. Perché essere revisore dei conti negli enti locali è una forma di volontariato secondo le leggi, spesso fatte da chi studia poco e confonde i controlli con i «costi della politica» che sono il loro contrario. Ma per Antonino, per l'Ancrel (Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali) che ha fondato e per i tanti che hanno imparato da lui, quella del revisore è una professione difficile, che mischia conoscenza tecnica e passione. E questa è la sua eredità da raccogliere.”
Tutta l’Ancrel ricorda con affetto anche alcuni importanti soci come Paolo Pieri e Guido Taurian, prematuramente scomparsi nel 2018 che rimarranno sempre nel cuore di chi rappresenta attualmente l’Associazione.
Nell’assemblea dei soci tenutasi a Rimini il 05 settembre 2018 è stato eletto come nuovo Presidente Marco Castellani e successivamente si riepilogano i principali punti del mandato.
Il programma sul quale ha raccolto la fiducia vede al primo posto i valori associativi, in primis quelli che ha trasmesso l’amato Antonino Borghi con il quale il nuovo Presidente Marco Castellani ha avuto l’onore di collaborare nei suoi 18 anni di presidenza. I valori di Ancrel sono il collante di tutto il programma e devono essere la casa comune di chi condivide il progetto.
La riconoscibilità all’esterno di Ancrel sarà sempre caratterizzata dalla passione, dalla professionalità e dalla trasparenza di chi opera in nome e per conto di Ancrel. Dove lo spirito associativo dovrà sempre prevalere rispetto a qualsiasi istanza personale, anche se legittima.
Ancrel, grazie al coordinamento delle attività delle diverse sezioni territoriali, cercherà di instaurare un rapporto di collaborazione con il mondo delle autonomie locali e della P.A. al fine di valorizzare l’attività del revisore. Si dovranno promuovere tavoli di lavoro e confronto comuni cercando di replicare le esperienze positive del Friuli Venezia Giulia e della Sardegna.
Il revisore che condivide il sistema di valori Ancrel è il baluardo della legalità.
Ancrel cercherà di aumentare anche i rapporti con il mondo accademico, stipulando convenzioni con le Università ed i Dipartimenti che si occupano della contabilità pubblica e condividendo progetti di ricerca comuni.
L’attività di Ancrel sarà orientata all’assistenza dei propri associati mediante un rafforzamento della formazione dei revisori degli enti locali. Inoltre si continuerà nell’impegno di far sentire la voce dell’associazione sui temi di rilievo che incidono sull’attività dell'organo di revisione degli enti locali (responsabilità, obbligatorietà dei pareri, rapporto tra compensi e mole di lavoro). Fornendo le proprie proposte volte alla semplificazione e alla più efficace applicazione dell’ordinamento contabile a tutte le istituzioni aperte al confronto.
Un esempio da porre in evidenza è stato l’impegno di Ancrel, assieme alle associazioni dei responsabili dei servizi finanziari (Anutel, Ardel, Arfc, Asfel, Contare), sotto il coordinamento di Mauro Bellesia peraltro membro del Comitato scientifico di Ancrel, nel contribuire a definire il «2° manifesto dei Ragionieri revisori» con l’obiettivo di evidenziare al legislatore le criticità dell’attuale sistema proponendo soluzioni tese alla semplificazione con particolare riferimento agli enti di piccola e media dimensione.
Il rapporto con il CNDCEC e con gli ordini locali sarà basato sul reciproco rispetto dei ruoli, rivendicando la propria autonomia e offrendo al CNDCEC e agli ordini locali una leale collaborazione.
Inoltre Ancrel si è posta l’obiettivo di essere un importante interlocutore per la Sezione Autonomie della Corte dei Conti per la definizione dei questionari sul preventivo e sul rendiconto. Il fine sarà quello di concentrarsi sulle informazioni davvero utili al controllo e di semplificare i questionari. L’obiettivo da conseguire è quello di trovare una sintesi tra i questionari della Corte ed i modelli di parere e relazione elaborati dall’associazione.