Le nuove sfide normative e contabili dettate agli enti locali dal nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Un sistema intricato di norme e scadenze, che vanno rispettate per ricevere i finanziamenti europei e non correre il rischio di restituire somme già assegnate.
L’Associazione Nazionale dei Certificatori e Revisori degli Enti Locali risponde ancora una volta “presente”.
Ma vuole che ai revisori vengano anche riconosciute adeguatamente competenze e professionalità.
Un’associazione fatta di più di 2000 iscritti in tutta Italia, divisi in 24 sezioni, pronti ad accompagnare le amministrazioni locali in questo difficile, ma anche entusiasmante percorso.
E’ il messaggio finale emerso dal convegno nazionale di Ancrel, che si è svolto in un hotel di Bari.
<Siamo molto soddisfatti>, hanno detto in un sol coro il presidente e il vicepresidente nazionale dell’associazione Marco Castellani e Rosa Ricciardi, <i Ministeri dell’Interno e dell’Economie e Finanze e la Corte dei Conti hanno apprezzato la proposta delle nostre linee guida per l’attuazione del Pnnr e sono pronti a collaborare con noi>.
IL TEMA “Come cambia l’attività del revisore dopo il Pnnr e la riforma del Testo Unico degli Enti Locali” è stato il tema del convegno nazionale, moderato da Gianni Trovati, giornalista del “Sole 24 Ore”. Dopo i saluti del presidente della sezione Ancrel di Bari Antonio Vito Renna e del vicesindaco di Bari Eugenio Sciascio, Elbano de Nuccio, presidente del consiglio nazionale dei dottori commercialisti, ha ribadito l’importanza dell’attività di controllo sui progetti legati al Pnnr e si è dichiarato pronto a una fattiva collaborazione con il nuovo Governo. Saverio Piccarreta, presidente della sezione dell’ordine dei commercialisti di Bari, ha ricordato l’importanza della formazione. Professionisti pronti a lavorare a fianco dei revisori, il cui ruolo fondamentale in questa fase di sostegno al lavoro degli enti locali è stata rimarcata nel suo intervento anche dal presidente di Ancrel nazionale Castellani.
IL RICONOSCIMENTO Luciano Fazzi, presidente dell’Ancrel Toscana Liguria, ma anche assessore al bilancio del Comune di Siena, ha detto: <Dobbiamo dimostrare sempre di più la nostra preparazione anche per arrivare all’adeguato riconoscimento della nostra professionalità>. Fazzi ha esposto le proposte dell’associazione nazionale dei revisori di modifica del testo unico degli enti locali e del regolamento. Proposte già inviate al Ministero dell’Interno. <L’organo di revisione è un presidio di legalità nell’ente locale, ma è anche un organo indipendente e professionale. Questi sono i presupposti alla base delle nostre proposte>, ha detto Fazzi <l’organo di revisione economico-finanziario deve essere previsto come collegio anche per i comuni sopra i 10 mila abitanti. Chiediamo anche che un revisore possa assumere più di due incarichi nello stesso ente locale dopo un periodo di pausa triennale>. Queste alcune delle proposte. Poi il compenso. <Esiste un decreto che fissa i livelli massimi di retribuzione a seconda della fascia di popolazione dell’ente, ma non esiste un livello minimo. Vanno evitate contrattazioni ed aumenti successivi e deve essere fissato un livello per ogni fascia di popolazione>. I revisori vogliono contare di più. E sono pronti alle prossime sfide.
I REVISORI Proprio il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha riportato in primo piano il ruolo del revisore. Tutte le regole del Pnnr hanno evidenziato la carenza di competenze tecniche negli enti locali. Ci sono fondi per l’assunzione di esperti e tecnici, per incarichi a tempo determinato. In questi ultimi anni i revisori hanno rappresentato l’unico filone di dialogo con la pubblica amministrazione in fatto di competenze tecniche e specialistiche. Ora hanno una funzione determinante nel percorso di accompagnamento dell’ente locale per l’attuazione del Pnrr. Un esempio per tutti: l’obbligo della corretta rendicontazione, pena la perdita o la restituzione del finanziamento se non si adempie a questo obbligo. I revisori non sono dunque solo più le sentinelle dello Stato per la pubblica amministrazione, ma hanno un’identità nuova e il loro lavoro è fondamentale in questo processo. Ruolo sottolineato anche dalle parole di Antonio Colaianni, direttore centrale per la Finanza Locale del Ministero dell’Interno, che ha parlato di vigilanza, garanzia della trasparenza e del monitoraggio dei risultati. Nel suo intervento tutto l’apprezzamento dello stesso Ministero per il lavoro dell’Ancrel. Apprezzamento e collaborazione al centro anche dell’intervento di Salvatore Bilardo, ispettore generale del Ministero di Economia e Finanze, per il programma di revisione presentato dalla vicepresidente dell’associazione nazionale dei revisori Rosa Ricciardi, che ha esposto le linee guida individuate da Ancrel per il Pnnr. Un aiuto importante per i colleghi revisori con ricadute anche sugli enti locali, <dove spesso si registrano i maggiori problemi – ha detto Ricciardi - abbiamo stabilito delle linee guida per i revisori, per individuarne compiti e responsabilità, fondamentali quando questo sistema dimostrerà tutte le sue criticità>. Ancora Ricciardi: <Il programma del Pnnr è rigido nella tempistica. Occorre sapere chi deve fare, cosa deve fare e quando deve essere fatto. Il nostro programma di controllo prevede check-list e verbali per ogni fase del processo di realizzazione dei progetti ammessi al finanziamento Pnrr. Ecco perché chiediamo il confronto con i ministeri e la Corte dei Conti>. Invito raccolto anche da Rossana de Corato, magistrato della sezione regionale della Puglia, che ha affermato: <I revisori dei conti rimangono gli interlocutori privilegiati della giustizia contabile. E’ auspicabile una nostra interlocuzione con i revisori per accompagnare gli enti locali ed evitare problemi e insuccessi per l’amministrazione pubblica>.